Su ispirazione dei Dialoghi di San Gregorio Magno abbiamo
voluto pubblicare un dialogo
su argomenti d'attualità tra Marcello Ciai, della "Comunità Famiglie di Betlemme" di Assisi e
un giovane
membro della comunità stessa.
Paolino: - Che ne pensi di tutte queste catastrofi, questi mali...queste cose che succedono oggi?-
Marcello: - Penso che c'e solo da pregare! Sta avvenendo tutto quello profetizzato dal Signore per gli ultimi tempi, prima della fine del mondo e del Giudizio Universale.-
Paolino: - E che ne pensi delle baby-gangs?
Marcello: - Penso che come dice il Signore il figlio nasce con la stoltezza, ma è il padre che deve educarlo, sta scritto infatti nei Proverbi "Correggi il figlio e ti farà contento e ti procurerà consolazioni".
Continua dialogo (omosessualità)
Paolino: - Molte volte mi è
successo, con amiche di mia sorella soprattutto,di entrare nel discorso
riguardante l'omosessualità.
Mi sono accorto che ormai la maggior parte dei
giovani è d'accordo e solidale, difendendo il cosiddetto "amore
universale".
Non trovandomi con loro d'accordo,sono stato accusato di essere chiuso di
idee,immaturo e addirittura "razzista".
Come mai si è arrivati al
punto che la maggior parte delle persone pensa che sia giusto sostenere la causa
dei gay?
Marcello: - Prima di tutto sono certo che la maggior parte delle persone non la pensa così. E poi ritengo che la miglior risposta sta in quello che scrive San Paolo ai Romani al capitolo 1 nel Nuovo Testamento:
24]...Dio
li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da
disonorare fra di loro i propri corpi,
25] poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno
venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei
secoli. Amen.
26] Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami;
le loro donne
hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura.
27] Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale
con la
donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti
ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che
s'addiceva al loro traviamento.
28] E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha
abbandonati in balìa d'una intelligenza depravata....
32] E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose
meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.
Il dialogo è stato sospeso per sopraggiunti eventi.
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