Si alza sempre più
minacciosa l'ondata del terrorismo fondamentalista del nuovo "Stato
Islamico" (IS) che proclama apertamente di voler conquistare Roma e
spazzarne via tutte le croci.
Il pericolo islamico che incombe su Roma e il Vaticano, di estrema gravità,
venne preannunciato 20 anni fa dal Profeta di Assisi, Marcello Ezechiele
Ciai: "Un bastione hanno eretto e lì si prepara la Guerra Santa"
ammoniva nei riguardi di Roma, mentre sul Vaticano scriveva: "I tuoi
alleati si armano, i guerrieri crudeli si appostano alla tua porta. Pupazzi
di guardia al palazzo reale potranno difenderti? Ogni protezione è divelta,
o Casa di Pietro! ".
Mentre i governi del mondo si accordano per fronteggiare questa dilagante
"Guerra Santa", come cristiani siamo chiamati a pregare accoratamente e fare
penitenza per amore della Chiesa e del crescente numero dei nostri fratelli
cristiani martirizzati ogni giorno.
"Piangi, piangi figlia di Sion; troppo grande è il mio lutto e la mia
desolazione per quei giorni di terrore voluti dal Signore, Dio degli
Eserciti" si legge nella profezia di Marcello Ezechiele Ciai sul Vaticano
(Il Bagaglio del Papa, 1995).
Ma il Signore ha promesso che "le porte degli inferi - cioè le potenze del
male - non prevarranno sulla Sua Chiesa" (Matteo 16, 18).
"Alzano i fiumi la loro voce, alzano i fiumi il loro fragore..." si
legge nella Parola di Dio (Salmo 92: 3 - 4) "ma più potente delle voci di
grandi acque, potente nell'alto è il Signore..." E dall'alto il Signore Gesù
Cristo, come è scritto, presto "si manifesterà con gli Angeli della sua
potenza in fuoco ardente a far vendetta di quanti non conoscono Dio e non
obbediscono al Vangelo"
(II Tessalonicesi 1: 7 - 8). E il suo ritorno è vicino!
The wave of
fundamentalist terrorism of the new "Islamic State" (IS), is raising ever
more threatening, openly proclaiming the will to conquer Rome and brush away
all the crosses.
The extremely serious Islamic threat hanging on Rome and the Vatican, was
foretold 20 years ago from the Prophet of Assisi, Marcello Ezekiel Ciai: "
They have
erected a bastion, and there the Holy War is being prepared",
he warned in regard of Rome, while on the Vatican he wrote: "Your
allies are arming themselves, cruel warriors lie in wait at your door. Will
the puppet-like guards of the Royal Palace be able to defend you ? Every
protection is demolished, oh house of Peter!
".
While the world's governments reach agreements to deal with this rampant
"Holy War", as Christians we are called to pray heartily and to do penance
for the love of the Church and of the growing number of our fellow
Christians martyred every day".
Cry, cry oh
daughter of Sion: Too great is my mourning and my desolation, for those days
of terror wanted by the Lord, God of hosts"
one reads in the prophecy of Marcello Ezekiel Ciai on the Vatican (The
Pope's luggage, 1995).
But the Lord has promised that "the gates of Hades - that is, the powers
of evil - will not prevail against His Church" (Matthew 16: 18).
"The seas have lifted up their voice, the seas have lifted up their
pounding waves..." one reads in the Word of God (Psalm 93: 3-4) "but
more majestic than the thunders of mighty waters...majestic on high is the
Lord". And from high the Lord Jesus Christ, as it is written, soon "will
reveal himself with his mighty angels in flaming fire, inflicting vengeance
on those who do not know God and on those who do not obey the Gospel of our
Lord Jesus ". (II Thessalonians 1: 7-8). And His return is near!
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Assisi
"Città della Pace". Ancora una volta decine di migliaia di persone hanno
partecipato alla marcia della pace Perugia-Assisi, chiedendo pace tra i
popoli e lavoro per tutti.
Ma Assisi è
la Città dove otto secoli fa Iddio parlò veramente
a San Francesco -“Francesco,
va’, ripara la mia casa che, come vedi, è tutta in rovina” -
e dove in questi nostri tempi il Signore
si è rivelato e si rivela ancora, in modo del tutto eccezionale, per la vera
pace e salvezza eterna di tanti.
In
un video, Massimo Coppo racconta dell'incredibile ma documentatissima
vicenda profetica di Marcello Ezechiele Ciai, un uomo della terra
di Assisi a cui il Signore ha parlato, accordandogli visioni e profezie di
estrema importanza su Assisi,
la Chiesa e il mondo.
In seguito a una particolarissima rivelazione
questo profeta di Assisi fu portato dal Signore a formarsi sugli scritti di
San Gregorio Magno, che gli era totalmente sconosciuto: il
Grande (Magno) Papa benedettino e Padre della
Chiesa della fine del 6°secolo, che tra l'altro riformò la liturgia
arricchendola di quel meraviglioso canto rituale in latino che da lui prese
il nome di " canto gregoriano". Fu questo Papa che ci trasmise la regola di
San Benedetto, e per questo motivo
la Comunità Famiglie di Betlemme raccoltasi attorno a
Marcello nel 1980 - a Rocca Sant’Angelo di Assisi dal 1983 - è di
ispirazione benedettina.
Assisi
"City of Peace". Once
again tens of thousands of people have participated in the peace march from
Perugia to
Assisi, calling for peace between peoples and work
for everyone.
But
Assisi is the City where eight centuries ago
the Lord really spoke to Saint Francis – “Go Francis, and repair my house,
which how you see is all in ruins” – and where in these our times the Lord
has revealed and still reveals himself in an absolutely exceptional
way, for the true peace and eternal salvation of many.
In a video, Massimo Coppo talks about the incredible
but deeply documented prophetic story of Marcello Ezekiel Ciai, a
man of the land of Assisi to whom the Lord has spoken, granting him visions
and prophecies of extreme inportance on Assisi, the Church and the world.
Following an exceptional revelation this
prophet of Assisi was led by the Lord to educate himself on the writings of
St. Gregory the Great, who was totally unknown to him: the Great (Magno)
Benedictine Pope and Father of the Church of at the end of the 6th century,
who amongst other things reformed the liturgy, enriching it with that
wonderful ritual chant in Latin that from him took the name of "Gregorian
Chant". It was this Pope who transmitted to us the Rule of St. Benedict, and
for this reason the Community Families of Bethlehem gathered around
Marcello in 1980 – at Rocca Sant’Angelo of
Assisi
since 1983 - is of Benedictine inspiration.
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Uomini di Chiesa e giornalisti, esponenti del mondo politico
e culturale si sono ritrovati per due giorni presso la Basilica di San
Francesco sul tema della "Fragile Bellezza" artistica e naturale di "Madre
Terra", e di come preservarla. Totalmente assente la visione
biblico-profetica di una terra che, come si legge nella Parola di Dio, "sarà
distrutta con quanto c'è in essa" - incluse le opere d'arte ! - essendo
"riservata al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina degli empi",
per far posto a "una nuova terra in cui avrà stabile dimora la giustizia" (2
Pietro 3:7,10,12).
"Odi,
oh terra, dov'è la tua salvezza ? A Papeete o nel Papa forse ?! Io, faccio
piovere secondo le stagioni, Io, ho creato la semina e la vendemmia; ma voi
siete solo capaci di ubriacarvi delle vostre idee. I vostri iniqui pensieri
hanno sconvolto tutte le cose belle da me, per voi create. Ed è per questo
che sventura e terrore arriveranno su di voi...Scappa Beniamino, corri, non
a destra, né a sinistra, ma
sulla strada di Girolamo
ti aspetterò":
così si legge in una delle profezie di Marcello Ezechiele Ciai (" Alla città
Gaudente", 1995), un pressante appello ad uscire dagli schemi di un mondo e
di una religiosità dimentica di Dio e della sua Parola, per imboccare la via
di San Girolamo ritornando alla Parola di Dio e alla penitenza.
Ma Massimo, che proprio in spirito di penitenza come ogni giorno percorreva
in ginocchio la via che porta alla Basilica di San Francesco, è stato
arrestato a pochi metri dall'ingresso della Basilica e portato al locale
commissariato dove l'hanno trattenuto a lungo mentre gli stilavano tre
verbali: di perquisizione; sequestro del suo flagello - una piccola catena -
con cui si batteva la schiena; avvio di un procedimento penale...
Churchmen and journalists, members of the political and
cultural world had a two days meeting at the Basilica of St. Francis on the
theme of the "Fragile Beauty" - artistic and natural - of "Mother Earth",
and how to preserve it. Totally absent the biblical-prophetic vision of an
earth that, as we read in the Word of God, "
will be
burned up with everything done in it"
- including works of art !- being "reserved
for fire, for the day of judgement and destruction of the ungodly",
to make way for "a new earth in which righteousness dwells" (2 Peter 3: 7,
10,12).
"Listen, oh earth, where is your salvation?
On Papeete, or in the Pope perhaps? I make it rain according to the
seasons, I have created the sowing and the grape harvest; but you are only
able to get drunk on your own ideas. Your wicked thoughts have ruined all
the beautiful things created by me, for you. Therefore misfortune and terror
will come upon you...
Run away Benjamin, run, neither to the right, nor to the left, but
on the road of Girolamo I will
wait for you":
so we read in one of the prophecies of Marcello Ezekiel Ciai ("To the
Pleasure Seeking City", 1995"), an urgent appeal to depart from the mould of
a world and a religion which forgets God and his Word, to turn into the road
of Saint Jerome returning to the Word of God and to do penance. But Massimo,
who in a spirit of penance just as he did every day, covered on his knees
the way that leads to the Basilica of Saint Francis, was arrested a few
meters from the Basilica's entrance, and taken to the local police station
where they kept him a long time while drawing up three
offence
reports :
perquisition;
seizure of his scourge - a small chain - with whom he beat his back; start
of a criminal proceedings...
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A 13
anni dalla strage delle Torri Gemelle, il fondamentalismo islamico avanza
seminando morte e terrore.
"Allora uscì un altro cavallo, rosso fuoco. A colui che lo cavalcava fu dato
potere di togliere la pace dalla terra perché si sgozzassero a vicenda... "
si legge nel libro dell' Apocalisse (6,4) .. Siamo vivendo proprio questo,
la furia islamica non uccide soltanto, ma tortura e sgozza. E di sventura e
terrore che arrivano anche da noi parlano inequivocabilmente
le profezie di Marcello Ezechiele Ciai, il profeta di Assisi:
rivolte
al Vaticano,
a Roma e a tutta la terra. Dalla sua comunità
"Famiglie di Betlemme", Massimo Coppo suo primo confratello e figlio
spirituale, si è recato di nuovo al Vaticano a pregare e fare penitenza
sulla stessa chiavica di Piazza San Pietro, dove lo scorso anno rimase in
ginocchio i due giorni del Conclave che portarono all'elezione di Papa
Francesco.
Nella profezia di Marcello Ezechiele sul Vaticano, (Il Bagaglio del Papa,
1995), risuona questo accorato appello "Piangi, piangi figlia di Sion;
troppo grande è il mio lutto e la mia desolazione, per quei giorni di
terrore..."
Di ritorno ad Assisi per continuare la
missione di preghiera, penitenza e testimonianza profetica che lo tiene lì
da anni, notte e giorno, Massimo è stato in ginocchio in penitenza per due
giorni, da mattina a sera, sulla Piazza del Comune di Assisi, con un
coltello simbolico intorno al collo.
13 years after the massacre of the Twin Towers, the Islamic
fundamentalism advances spreading death and terror. "And
out came another horse, bright red; its rider was permitted to take peace
from the earth, so that people would slaughter one another..." one reads
in the book of Revelation (6, 4)
That's what we are just living, the Islamic fury not only kills, but it
tortures and
cuts the throats.
And misfortune and terror arriving even amongst us are unequivocally
foretold in the prophecies of Marcello Ezekiel Ciai, the prophet of Assisi:
addressed to the Vatican,
to Rome and to the whole earth. From his community
"Bethlehem's Families", Massimo Coppo his brother and first spiritual son,
has gone back again to the Vatican to pray and do penance on the same sewer
of St. Peter's Square, where last year he remained on his knees during the
two days of the Conclave that led to the election of Pope Francis. In the
prophecy of Marcello Ezekiel on the Vatican (The Baggage of the Pope, 1995),
a
heartfelt
appeal echoes " Cry, cry oh daughter of Sion: Too great is my mourning
and my desolation, for those days of terror..."
Returning to Assisi to continue his mission
of prayer, penance and prophetic witness which has kept him there for years
by now, night and day, Massimo has been on his knees in penance for two days
from morning to evening on the Townsquare of Assisi with a symbolic knife
around his neck.
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Bagnasco: i matrimoni gay sono un cavallo di Troia
Bagnasco: the gay marriages are a Trojan
horse
In
merito alla spinosa e controversa
questione dei gay e delle coppie gay, è
salutare ritornare a quel meraviglioso primo capitolo della Genesi in cui è
descritta la creazione della prima coppia umana. Vi si legge: "Dio creò
l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò"
(v. 2).
Ci sarebbe molto da dire su quell'insistere della parola di Dio che siamo
stati creati ad immagine di Dio ed ognuno di noi per quanto svilita o
abbruttita sia quell'immagine, conserva nel più profondo del suo essere
questa impronta divina, che è la ragione ultima della preziosità e dignità
della persona umana.
Ma ci interessa qui quel "maschio e femmina li creò": "non maschio e
maschio", ne "femmina e femmina....". Adamo quando si trovò di fronte quella
meravigliosa creatura che doveva essere Eva, proruppe nella prima poesia o
canzone d'amore di tutti i tempi: «Questa volta essa è carne dalla mia carne
osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta»
(Genesi, 2:23). Ma poi il peccato è entrato nel mondo, per la superbia e
arroganza dei nostri progenitori (ampiamente perpetuata da tutti noi). E
come si legge nella Parola di Dio:" Le loro donne hanno cambiato i rapporti
naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando
il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per
gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini"(San Paolo ai
Romani 1:27). Come si possa essere arrivati a tanto ? "Hanno disprezzato la
conoscenza di Dio..." si legge in questo stesso capitolo "...per questo Dio
li ha abbandonati a passioni infami... " (1:26).
Purtroppo tanti oggi anche nella Chiesa si vergognano di chiamare “passioni
infami” queste perversioni, che non sono certo le uniche che portano
all'Inferno, ma dalle quali è pur necessario che uno si ravveda, se vuole
salvarsi per l'eternità. Illuminante ciò che si legge nella lettera dello
stesso Apostolo Paolo ai Corinzi (6:9-10): "Non illudetevi: né immorali, né
idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né
ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio".
With regard to the thorny and
controversial issue of gays and gay couples,
it is healthy to return to that wonderful first chapter of Genesis, which
describes the creation of the first human couple. One reads: "God created
man in his image; in the image of God he created them; male and female he
created them” (v.2). There is much to say about the emphasis of the word of
God that we were created in God's image and each one of us, no matter how
debased and brutish that image may be, maintains in the depths of his being
this divine imprint, which is the ultimate reason of the preciousness and
dignity of the human person.
But we are concerned here with that "male and female he created them":
neither “male and male" nor "female and female ....". When Adam found
himself in front of that wonderful creature of Eve, broke out in the first
poem or love song of any time: "This time she is flesh of my flesh, bone of
my bones. She shall be called woman, because she was taken out of the man"
(Genesis 2:23). But then sin entered into the world, because of the pride
and arrogance of our first progenitors (largely perpetuated by all of us).
And as we read in the Word of God: "Their women exchanged the natural
intercourse for unnatural. Likewise also the men, leaving the natural
intercourse with women, were consumed with passion for one another, burned
in their lust for one another, men committing shameful acts with men "(Saint
Paul to the Romans 1:27). How could men reduce himself to such things? "They
despised the knowledge of God ..." we read in this chapter, "... for
this, God gave them over to shameful lusts ..." (1:26).
Unfortunately, many even in the Church today are ashamed to call "shameful
lusts" these perversions; they certainly aren’t the only ones that lead to
Hell, but from them also it’s necessary that one repents if he wants to save
himself for eternity. It is illuminating what we read in the first letter
from the same Apostle Paul to the Corinthians (6: 9-10):" Do not be
deceived: neither the sexually immoral , nor idolaters, nor adulterers, nor
male prostitutes, nor sodomites, nor thieves, nor the greedy, nor drunkards,
nor slanderers, nor robbers will inherit the kingdom of God!”.
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Ha suscitato grande commozione, sgomento e
commenti di ogni tipo il suicidio della ventinovenne statunitense Brittany
Maynard, affetta da mesi di una gravissima forma di tumore al cervello. La
donna ha preannunciato il suo gesto affermando di voler “morire nel modo più
dignitoso”. “Cogli l’attimo e dimentica il resto” ha detto in un video visto
da milioni di persone”: purtroppo ha dimenticato un Dio che nella persona di
Gesù si è calato su questa terra per solidarizzare con le nostre sofferenze
e accollarsele, insegnandoci come affrontare il dolore e la morte,
rimettendoci con fiducia alla volontà di Dio, Padre onnipotente: “Padre, se
vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia
fatta” (Luca 22: 42). Così pregava Gesù nel Getsemani, in vista di
interminabili ore di tortura e di agonia sulla croce. Questa sì, è la vera
dignità di fronte alla morte di cui Gesù ci ha fatto dono: morire,
affidandoci all’amore di Dio, nella luce della risurrezione!
Great emotion, awe and comments of all
kinds have been aroused by the suicide of the twenty-nine years old American
Brittany Maynard, who suffered since months of a severe form of brain tumor.
The woman has announced her act by saying that she wanted "to die in the
most dignified way". "Seize the moment and forget the rest" she said in a
video seen by millions of people. But unfortunately she forgot a God who in
Jesus has come down to this earth to show solidarity with our suffering and
to bear them, teaching us how to deal with pain and death, committing
ourselves with confidence to God, the almighty Father. "Father, if you are
willing, remove this cup from me! Nevertheless not my will, but yours be
done" (Luca 22: 42). So Jesus prayed in the Gethsemane, in view of the
endless hours of torture and agony on the cross. Indeed this is the true
dignity in the face of death which Jesus has given us: to die, trusting in
God's love, in the light of the resurrection!
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