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PRESENTS :
Luglio - July 2014 /
Agosto - August 2014 |
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A Perugia, Borgo
Sant’Antonio, una preziosa statua lignea di fine Trecento o inizio
Quattrocento recentemente restaurata, mostra il Santo eremita fondatore
del monachesimo cristiano in atto di benedire. Sorprendente la somiglianza
del suo bastone – a forma di “tau”, l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico
con cui San Francesco siglava le sue lettere - con il bastone che anni fa
fece per Marcello Ezechiele Ciai un romeno ospitato presso la sua comunità
di Assisi, “Famiglie di Betlemme” .
In Perugia, Saint Anthony Borough, a precious wooden statue of the late
thirteenth or beginning of the fourteenth century recently restored, shows
the holy hermit founder of Christian monasticism in the act of blessing.
Surprising the similarity of his rod - in the form of
"tau", the last letter of the Hebrew alphabet with which St. Francis signed
his letters - with the rod made years ago for
Marcello Ezekiel Ciai by a Romanian, hosted in his community at Assisi "Families
of Bethlehem."
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Nuovo, accorato appello del Papa per la pace: “ Vi prego, fermatevi! Ve lo
dico con tutto il cuore…”. Un Papa visibilmente addolorato per i conflitti
in corso. Ma come fermare un conflitto come quello Israelo-Palestinese, che
torna ricorrentemente ad accendersi tra due popoli divisi da un’atavica
inimicizia? C’è una sola realistica speranza:
che si convertano entrambi a
Cristo! Perché è solo in Cristo, dice la Bibbia, che è abbattuto il muro di
separazione che nei secoli ha diviso il popolo ebraico dagli altri popoli,
e oggi più che mai dai Palestinesi. E’ nella croce di Cristo, e solo in
essa, che gli uomini possono riconciliarsi con Dio e tra loro.
Another, heartfelt appeal of the Pope for peace: "Please, stop! I
tell you with all my heart ...". A Pope visibly pained for the victims of the
ongoing conflicts, particularly for the many children killed, injured, maimed,
orphaned. But how to stop a conflict such as the Israeli-Palestinian, which
returns recurrently to become inflamed between two peoples divided by an
atavistic hostility? There is only one realistic hope,
that both may convert to
Christ! Because it is only in Christ, the Bible says, that the dividing wall
that over the centuries has divided the Jewish from the other people, and today
more than ever from the Palestinians is broken down . It is in the cross of
Christ, and in it alone, that men can be reconciled with God and with each
other.
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Dalle rovine dell’Irak di
Saddam Hussein, deposto dall’intervento militare guidato dalle truppe
americane di Bush, avanza minacciosamente l’Islam e nuovi califfati sorgono
in diverse parti. La Libia, dove le forze occidentali hanno rovesciato il
governo di Gheddafi, ha innescato un’ondata di destabilizzazione e il
rafforzamento del fondamentalismo islamico che come in Irak, mettendo in
pratica il Corano, perseguita e uccide i Cristiani e le altre minoranze
religiose. E dalla Libia, oggi nel caos totale,
masse di profughi disperati
continuano a riversarsi sulle coste dell’Italia. Mentre con la Russia di
Putin
l’Occidente è scivolato
verso un nuovo clima da guerra fredda, che tra l’altro danneggia
pesantemente l’export italiano verso quel paese.
Quanta cecità nella politica internazionale dei
governi occidentali!
C’è da rimpiangere
i rapporti di amicizia che Berlusconi, pur
con tutte le colpe e gli errori commessi, sapeva tenere con i vari
governanti, come ad esempio fu con Gheddafi e Putin; e questo evitava o
comunque limitava lo scatenarsi di tanti tragici conflitti, come si stanno
oggi verificando purtroppo in tutto il mondo.
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Nonostante lo storico incontro tra Shimon Peres e Abu Mazen al Vaticano per cercare la pace, si è riacceso tra Israele e lo stato Palestinese un conflitto con ripercussioni a livello mondiale. Ma da Assisi, universalmente riconosciuta come "città della pace", già da tempo lo spirito profetico ammoniva: "Si parla di pace, si cerca la pace, ma gli uomini non sanno neppure cosa sia pace. La pace solo io posso darla...." (Marcello Ezechiele Ciai "Il Mantello", 1981). E ancora, in una seconda profezia dello stesso profeta di Assisi rivolta a Roma ("Alla Città Gaudente", 1995): "...guerrieri crudeli e vittoriosi, scalpitano contro e verso di voi. Un bastione hanno eretto e lì si prepara la guerra santa. A te casa d'Israele e a te casa di Pietro mi rivolgo. Perché dite: La parola dei profeti è come il vento passato? Perché dite: Pace, libertà, benessere, quando queste cose non ci sono e non potranno essere? Guerra schiavitù e fame, io manderò allora sulle vostre nazioni. Oracolo del Signore". Cosa fare dinanzi a questo terribile scenario di guerra in cui rivedremo Gerusalemme di nuovo "circondata da eserciti" come già una volta profetizzò Gesù, che pianse su di essa? Preghiamo! Preghiamo "attendendo e affrettando la venuta del giorno di Dio" (Seconda lettera di S. Pietro - 3,12). Si avvicina il ritorno di Gesù, e quanto sta avvenendo ad Israele ne è uno dei segni più eclatanti di cui Gesù ha parlato nel suo discorso profetico sulla fine dei tempi. Sarà Lui e solo Lui che porterà la vera e definitiva pace sulla terra, liberandola da "tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità" (S. Matteo - 13,41). E preghiamo in particolare per la conversione di Israele che riconosca in Gesù il suo Messia e Salvatore. Perché come sta scritto: "tutto Israele sarà salvato: ...e allora verrà la fine"!
In
spite of the historic meeting between Shimon Peres and Mahmoud Abbas at
the Vatican to seek peace, between Israel and the Palestinian state has been rekindled a
conflict with global repercussions. But from Assisi, universally recognized
as "the city of peace", already since a long time the prophetic spirit
warned: " One speaks of peace, one seeks peace, but men do not even know
anymore what is “peace”. Peace only I can give it.... " (Marcello
Ezekiel Ciai "The Mantle", 1981). And again, in a second prophecy of the
same prophet of Assisi addressed to Rome ("To the Pleasure Seeking City",
1995): " ... cruel and victorious warriors trample against and towards
you. They have erected a bastion, and there the
Holy War
is being prepared. House of Israel, house of Peter, I address myself to you.
Why do you say: the word of the prophets is like the wind that has passed?
Why do you say: "Peace, freedom and well-being", when these things are not
here and will not be? War, oppression and hunger, I will send then upon your
nations. Oracle of the Lord." What to do in front of this terrible war
scenario in which we will see
Jerusalem again "surrounded by armies" as already once prophesied by
Jesus, who wept over it? Let's pray! Let's pray "waiting for and hastening
the coming of the day of God" (Second letter of St. Peter - 3,12). The
return of Jesus is approaching, and what is happening to Israel is one of
the most striking signs of which Jesus spoke in his prophetic sermon about
the end times. He, and He alone, will bring the true and final peace on
earth, freeing it from "all the scandals and all the evildoers" (St. Matthew
- 13,41). And let's pray especially for the conversion of Israel, so that it
may recognize in Jesus its Messiah and Saviour. Because, as it is written,
"all Israel will be saved ... and then the end will come"! |
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