Il dodicesimo giorno del settimo mese dell'anno millenovecentonovantacinque, Marcello Ciai profetizzò su Assisi. Due anni prima del terremoto, come il profeta Amos ( Amos 1 : 1 ), Marcello ebbe la profezia per Assisi, che diceva tra l'altro : |
Ascolta Assisi,
non chiudere le tue orecchie;
non rigettare la mia voce.
Ascolta terra un tempo benedetta,
anche se Francesco e Chiara si presentano
dinanzi a me, io non posso far più nulla
per fermare la mia ira.
Sì, mi sono stancato di avere pietà,
mi sono stancato di sentire predicar pace
e misericordia.
Guai ad Assisi, ad Assisi
dove si accampò Francesco e vinse.
Come un fantasma dalla polvere parlerà
la moltitudine degli stranieri che pistano
la tua terra.
Continuino le tue feste, continuino,
tremerà, fenderà la tua
terra...
Ascolta! No non vuoi udire! Leggi!
No non vuoi leggere!
I tuoi orecchi sono fatti per altri ascolti.
I tuoi occhi per altre letture.
Allora su tutta la terra,
sfonderò i timpani di chi non ode,
caverò gli occhi di chi non vede,
annienterò l’intelligenza degli intelligenti.
Oracolo del Signore.
...Il
deserto si trasformerà poi e dunque in giardino.
In un libro finalmente leggeranno.
L'umiltà udrà, la giustizia vedrà.
Il beffardo e il buontempone spariranno
e nessuno potrà più per un nulla rovinare l'altro.
I messaggeri di pace non si strozzeranno
e gli araldi li accoglieranno.
Il giardino si trasformerà in parco
e il libro in dottrina.
Lo Spirito del Signore abbraccerà la terra
e i morti allora si ameranno.
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